Veronika Havenna è un donna trasgeder, una anima di una donna con tanta grinta e con immensa voglia di vincere nella vita . Nata nel corpo di un bambino, che l’ ha praticamente costretta ad affrontare l’esclusione della società sia nel campo lavorativo che sociale, non hai mai perso la voglia di continuare a sognare, credere e lottare per i suoi diritti, oggi si propone di trasmettere a tutte le donne trasgeder di tutto il mondo quello che ha vissuto praticamente nel passato per arrivare a quel che è diventata oggi; una donna che ha conosciuto tutto e di tutto non perdendo mai la sua essenza umanitaria di pensare al prossimo. Appassionata di astrologia e giornalismo, Veronika, è nata a San Paolo in Brasile e vive in Italia da 13 anni, Paese che le ha permesso di maturata in tutti i sensi e di capire il vero senso della vita.
Una vera forza della natura che, molto ammirata non solo dal pubblico lgtbq, sta crescendo e conquistato il suo spazio nel mondo artistico, si è fatta apprezzare soprattutto per la sua dolcezza nel reality web “Il Campeggio” andato in onda per tutta l’estate su Viva Trashamma condotto da Antonio Braco.

“Ho iniziato i primi passi della mia carriera nel settore adulto in Italia, un paese Bigotto, che mi giudica per il mio passato nel mondo dell’eros. Anche se non mi crederete questa è stata l’unica strada grazie alla quale ho potuto mantenermi, ho sempre desiderato lavorare nel settore artistico ma purtroppo anni fa non avevamo ancora le tante opportunità di oggi, che finalmente ci sono grazie alle lotte e alle battaglie sociali.”
Come viene vista oggi una ragazza trans?
Oggi la donna trasgender è vista un con col altri occhi e non come prostitute, come è stato sempre imposto dalla società.
Cosa colpisce di te al pubblico?
Che nostante tutto con tutto quello che ho vissuto nella vita ho capito che non si smette mai di imparare . E che sono sempre disposta ad imparare e cercare di cambiare per diventare una persona migliore per me stessa e per le quelle che mi circondano .
Il momento più difficile, ti va di raccontarci?
Quando mi sono sentita rinnegata da tutti a causa del mio percorso di transizione. A cominciare dal mondo del lavoro . Non avrei mai pensato che sarebbe stato così difficile da accettare. Indifferenza e menefreghismo che credetemi portano solo a perdere le speranza e la voglia di andare avanti. È stato difficile tenere duro ed è per questo che mi sento come l’araba fenice, creando quello che ho in evidenza la mia spalla la fenice . Un simbolo che rappresenta la rinascita in ogni battaglia e in ogni conquista ogni volta che cado mi rialzo con più grinta e voglia di riscattarmi e vincere anche se sembra tutto impossibile.

Cosa ti auguri per il tuo futuro?
Nel mil futuro spero un cambio di vita assoluto, ma non parlo di ricchezza perché quello non mi è mai interessato, semplicemente mi auguro di avere una stabilità psicofisica ed uno stato di tranquillità e serenità ma soprattutto di avere la possibilità di realizzare una mia famiglia con 2 bambini. Ma anche di avere la possibilità di operare nei servizi sociali e rendermi utile e disponibile per aiutare chi veramente ha bisogno. Continuare a combattere per la difesa delle pari opportunità affinché non esista più la diversità di genere e che non esistano più le discriminazioni nei confronti delle ragazze transgender affinché anche queste persona abbiano la possibilità di studiare lavorare avere una famiglia concreta.
Il tuo sogno nel cassetto?
Diventare una conduttrice o magari una giornalista di esito è quel che ho sempre desiderato nella vita
